Gli amici degli alberi
Il 5 giugno è la data scelta per celebrare la giornata mondiale dell’ambiente e i tartufi sono grandi amici della natura.
I tartufi nascono grazie alla simbiosi tra un fungo e le radici degli alberi. Questo fenomeno è estremamente importante per l’ecosistema di cui fanno parte, ma soprattutto per l’evoluzione delle diverse specie.
Lo scorzone, protagonista di questo periodo, insieme ad altre specie, è stato oggetto di studio di un gruppo di ricercatori internazionali che avevano l’obiettivo di ottenere una cronistoria evolutiva del tartufo. Sono emerse caratteristiche comuni dal punto di vista genetico e proprio la simbiosi tra funghi e radici delle piante è risultato essere un elemento chiave.
Questa connessione sotterranea, oltre a permettere lo sviluppo del tartufo, influenza l’ecosistema forestale con effetti benefici sulla tolleranza delle piante allo stress (siccità, malattie), così come sul ciclo del carbonio.
Dallo studio è emerso che anche l’aroma caratteristico delle diverse specie di tartufi, rispecchia una peculiarità del loro DNA che viene espressa in modo particolare.
Dal punto di vista evolutivo è possibile affermare quindi che ogni tartufo predilige una determinata pianta e di conseguenza il terreno che permette alla pianta stessa di svilupparsi. Anche la profondità cambia a seconda della varietà di tartufo ed è per questo che i cavatori si avvalgono dell’aiuto dei cani e del loro super olfatto!
Tra le piante predilette dai tartufi la quercia spicca su tutte (è longeva e i tartufi sono di ottima qualità) insieme a nocciolo, carpino, castagno, pino, pioppo e rovere. Per quanto riguarda il terreno è necessario un pH superiore a 7, abbondante presenza di calcare, buon grado di areazione e assenza di ristagni d’acqua. Per queste motivazioni l’Italia è ricca di tartufaie spontanee così come coltivate, lungo tutto l’Appennino.
Lo scorzone, insieme agli altri tartufi neri, si trova in presenza di quasi tutte le piante sopra citate. Questo comporta una facile diffusione e una grande disponibilità, tenendo conto delle variabili clima e precipitazioni.
⬇️ ENGLISH VERSION ⬇️
Trees’ friends
The 5th of June is the World Environment Day and truffles are true nature friends.
Truffles grow thanks to the symbiosis between a fungus and the roots of trees. This phenomenon is relevant for the ecosystem of which they are part, but especially for the evolution of the different species.
The “scorzone”, protagonist of this period, along with other species, has been the subject of study by a group of international researchers who had the aim of obtaining an evolutionary history of the truffle. Common characteristics have emerged from a genetic point of view, the symbiosis between fungi and plant roots has proved to be a key element.
This underground connection, in addition to allowing truffles’ growth, affects the forest ecosystem with beneficial effects on plant tolerance to stress (drought, diseases), as well as on the carbon cycle.
The study showed that even the characteristic aroma of the different species of truffles, reflects a peculiarity of their DNA that is expressed in a particular way.
From the evolutionary point of view, it is possible to say that every truffle prefers a particular plant and consequently the soil that allows the plant itself to grow. Also the depth changes depending on the variety of truffles, this is why the truffle hunters use the help of dogs and their super smell!
Among the plants preferred by truffles, the oak stands out above all (it is long-lived, plus truffles are of excellent quality) along with hazelnut, hornbeam, chestnut, pine, poplar and sessile oak. As for the soil, a pH higher than 7 is necessary, abundant presence of limestone, good ventilation and absence of water stagnation. For these reasons, Italy is rich in wild and cultivated truffles, throughout the Apennines.
“Scorzone”, along with other black truffles, is found in the presence of almost all the plants mentioned above. It means an easy diffusion and a great availability, taking into account climate and precipitation variables.